Sale Marino Integrale: Benefici, Dove comprarlo e come Conservarlo
Nella mia cucina utilizzo il sale marino integrale invece del sale raffinato iodato. Detto da una che ha una tiroide ipofunzionante, sembrerebbe proprio un assurdo a sentire INRAN (Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione) e il Ministero della Salute. Non voglio mettere in dubbio il fatto che in Italia c’è una grande epidemia di questa patologia (sembrerebbe 1 persona su 20 a giudicare da questa fonte) ma, piuttosto espongo le mie ragioni del perché ho optato per un sale naturale, sale marino integrale.
Quando ho iniziato a fare le prime ricerche su come alleviare i miei sintomi e riportare la mia tiroide in uno stato d’equilibrio, ho trovato molto convincenti gli studi effettuati dal Dr. Datis Kharrazian, secondo cui un consumo di alimenti ricchi di iodio avrebbe contribuito a peggiorare la situazione nei pazienti affetti da tiroidite autoimmune. Anche i miei due medici ayurvedici non avevano opinioni precise a riguardo e su mia insistenza, mi hanno semplicemente “lasciato” nella dieta il sale iodato. Titubante, ho deciso che avrei fatto la prova da sola: in fondo, se le mie analisi sarebbero peggiorate, sarei tornata al sale iodato. Dunque, dopo sei mesi senza il sale iodato, io ho visto un netto miglioramento. Non credo che il miglioramento fosse dovuto sola a questa modifica, ma piuttosto a un riesame totale della mia (nostra) alimentazione in cui ho cercato di introdurre il massimo di minerali (per me iodio e selenio, fondamentali) provenienti dagli alimenti naturali.
Il sale marino integrale è un alimento naturale: è già presente nella natura, che vuol dire che è già di per sé “biologico”, e viene ottenuto con un procedimento naturale grazie all’evaporazione dell’acqua marina (o in certi casi, dai laghi salati) oppure con la sua estrazione da vere e proprie miniere in montagna (giacimenti di sali alcalini, chiamati “salgemma”). In questa forma, non è processato industrialmente ai fini di raffinazione e sbiancamento e pertanto contiene ancora tracce di minerali come magnesio, potassio, iodio, calcio, manganese, zinco e altri minerali in proporzioni diverse che dipendono dai tipi di sale marino integrale (fior di sale, sale dell’himalaya, sale celtico, sale dell’atlantico francese,..). Tutti questi diversi tipi di sale marino integrale hanno i loro pregi per la salute, ma il sale più facilmente e naturalmente disponibile per chi vive in Italia è il sale marino integrale estratto dai nostri mari. I “nostri” sali marini integrali, hanno meno tracce di minerali rispetto, per esempio, al sale marino integrale dell’atlantico francese o al sale dell’himalaya, ma sono sicuramente più accessibili ed economici.
In Italia, i sali marini integrali più importanti e conosciuti sono il sale marino integrale di Cervia, in Romagna, il sale marino integrale di Trapani, in Sicilia, il sale marino integrale di Cagliari, in Sardegna e il sale marino integrale di Margherita di Savoia, in Puglia. Questi sali marini integrali italiani hanno ottenuto il riconoscimento come Prodotti Agroalimentari Tradizionali Italiani dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali perchè ottenuti con metodi artigianali nel rispetto dell’ambiente.
Il sale da tavola è un sale, di origine naturale, ma raffinato per ottenere una consistenza più fine possibile e sbiancato per avere un colore finale bianchissimo (che, apparentemente, piace ai consumatori incoscienti). Questi processi di raffinazione e sbiancamento eliminano tracce di minerali naturalmente presenti nel sale naturale (il sale raffinato è quasi al 97,5% puro cloruro di sodio) e aggiungono al sale tracce di sostanze chimiche come sbiancanti, antiagglomeranti, nonché iodio sintetico, aggiunto allo scopo di “prevenire le deficienze dello iodio”. La mia opinione è che questo tipo di prevenzione sia utile solo a chi si nutre con un’alimentazione industriale, impoverita di nutrimenti e minerali. Un circolo vizioso che, a lungo andare, porta l’organismo a disperdere energie per riconoscere e convivere con alimenti snaturati.
In un articolo interessante sul sito del Dr. Perugini Billi leggo:
Oltre al sodio e al cloro, nel sale marino si trovano “impurità” minerali (solfati, calcio, magnesio, potassio, ferro e minerali traccia come stronzio, manganese, iodio, zinco, fluoruri, argento, boro, silicio, rame a altri ancora), molto preziose per la salute. Queste, lavorano in sinergia tra loro e con altri minerali e vitamine presenti nel nostro corpo. Per esempio, per l’utilizzo dello iodio (tiroide) abbiamo bisogno del rame, mentre il magnesio, il manganese e il potassio aiutano il silicio (ossa, connettivo). C’è chi afferma che questi elementi, soprattutto quelli traccia, siano più importanti delle stesse vitamine nella prevenzione delle malattie. Con la raffinazione, queste “impurità” vengono sottratte e vendute separatamente all’industria chimica. Pare che il guadagno ottenuto dalla vendita delle “impurità” sia superiore a quello dello stesso sale.
Come scegliere tra i diversi tipi di sale marino integrale? Oltre al prezzo, di sicuro, c’è la questione del gusto (ogni sale ha un suo sapore, diverso) e la quantità di minerali. Io uso per esempio, il sale marino integrale per la cottura e per salare piatti freddi o finiti utilizzo il sale dell’himalaya (che ha ben 84 minerali).
Dove comprarlo: Macrolibrarsi, Naturasì
Come conservarlo: un modo naturale per evitare i grumi nel sale marino integrale è quello di conservarlo insieme a qualche chicco di riso mescolato nel contenitore. Va conservato, idealmente, in un luogo asciutto ed in un contenitore di vetro o di legno.
Costo: prezzo medio per il sale marino integrale italiano (saline di Trapani) è di c. 0,90 centesimi al kg mentre il sale marino integrale italiano di Cervia costa c. 10€ al kg.
Durata: Non scade mai
Secondo me, il miglior prodotto con rapporto qualità/prezzo: Sale marino integrale di Trapani
E’con Indice Glicemico Basso, Paleo, Vegan, e Senza Glutine
Altri benefici del sale marino integrale naturale:
- Sale marino integrale lenisce piccoli dolori
- È un potente depurativo della pelle
- È depurativo per l’organismo
- È naturalmente alcalinizzante
- Contiene naturalmente iodio
Vuoi un suggerimento per un trattamento da spa casalingo con il sale marino integrale?
Immergiti in una vasca in cui hai versato un pugno di sale marino integrale e c. 60g di bicarbonato di sodio purissimo. Aromatizza con olio essenziale di lavanda e goditi il benessere per almeno 20 minuti, una volta a settimana. Questo bagno rigenerante non solo aiuta a rilassarsi, ma elimina anche le tossine dal tuo corpo e bilancia i livelli di ph della tua pelle. Funziona!
Vedi qui tutte le mie ricette con il sale marino integrale.
Ciao, scusa ma il sale marino integrale lo posso usare in cucina al posto di quello raffinato? Cioè in tutte la pietanze crude e cotte!! Grazie
Sì certo e ti farà bene!
Ciao, io sono di Napoli, non ho capito dove si compra
In tutti i negozi del biologico
Cara Ivy, ho subito cambiato il sale di casa, non sapeva da niente…io ho preso quello siciliano, la differenza si sente e si vede. Grazie per le notizie che ci dai…
Mi fa piacere che ti piace! Sì, si vede e si sente. Ed è un modo pià semplice secondo me per iniziare il viaggio verso una sana e naturale alimentazione
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Ho usato il mothia, ma mi ha stranizzato il fatto che era identico al comune sale del supermercato. Ho comprato da poco un tipo di sale integrale di Trapani, si chiama cuordisale. Rispetto agli altri tipi che ho usato è molto differente. Ha una grana un po più grossa degli altri ed è molto bianco, leggermente umido. Cosa molto strana a cui non credevo, sala effettivamente con una minore quantità.
Meglio ancora non usare proprio il sale!
Ciao cara, sì se lo uso spradicamente fa bene :-), certo non bisogna esagerare!
capisco che opinione comune è che senza sale si sta meglio… ma il sale raffinato! perchè c’è da dire che per chi soffre di pressione bassa il sale marino è un buon amico! molto più dello “zucchero”. Se hai un crollo il sale è una mano santa e non fa male al cuore come i farmaci per alzarla. E in più, piuttosto che gli integratori di sali minerali, se usassimo giornalmente il sale marino integrale o dell’Himalaya ne avremo meno bisogno. se non in casi eccezionali. Per me è stato così! ero costretta a prendere 5 v al g gli integratori! e sale (raffinato) per alzare la pressione, altrimenti svenivo. Poi ho detto adesso basta, ho cominciato a cercare di alimentarmi in modo salutare ( lo facevo in parte perchè allergica a molte cose e celiaca ma non come avrei dovuto e potuto!). Ho iniziato a studiare più che potevo … e, tornando al sale, a mangiare sale marino integrale eliminando sale raffinato con e senza iodio e sale integrale con iodio, dopo pochi mesi non sentivo più il bisogno di integratori… ora non li prendo più se non in casi eccezionali! in 1 anno e mezzo li avrò presi 3 volte. Anche il Magnesio che dovevo prendere tutti i giorni ora lo prendo raramente in prossimità del ciclo e nei periodi più caldi. non ho più strane tachicardie continue ma sono rare ( forse 2 v in 1anno e mezzo). Anche il Ferro ( sempre anemica) lo prendo solo ogni tanto perchè la mia alimentazione riesce a farmi stare nei limiti. Da poco ho incontrato te IVY! bhè mi commuovo se ci penso… perchè avevi fatto il percorso che stavo facendo io da solo 1 anno e mezzo, ma avevi già raggiunto la mèta! una mano santa per me! potevo finalmente provare a stare veramente!meglio! è importante non demonizzare a priori un alimento…e ringrazio te Ivy perchè, a parte ciò che effettivamente fa male al nostro organismo e grazie perchè tante cose non lo sapevo e ancora le sto imparando, questo messaggio passa nel tuo Blog! ed io lo condivido pienamente. Grazie e scusatemi se mi sono dilungata…
Grazie carissima, concordo pienamente 🙂
e poi il sale rosa non dà ritenzione idricaaaa, special!!!
Wow! <3
Ciao Ivy,
ho appena scoperto il tuo sito e ne sono rimasta folgorata! Ti vorrei sommergere di domande e chiacchierare ore con te di alimentazione.
Ho deciso di approfondire il tema degli indici glicemici (che comunque già conoscevo), ma vorrei fare una domanda a te in quanto persona che ha provato sulla sua pelle.
Se volessi seguire questo tipo di alimentazione per perdere qualche chilo dovrei anche contare le stramaledettissime calorie? Tu le conti? Perché ho visto delle ricette (vedi il pane di frutta secca) che mi sembrano delle bombe caloriche. Come ti regoli con le porzioni?
Oltre alla tua testimonianza (che secondo me è la cosa più vera) posso chiederti anche qualche testo da leggere per approfondire?
Grazie per l’ascolto!
Un saluto
Antonella
Ciao Antonella! Le calorie praticamente non hanno senso, ha più senso il discorso legato al nutrimento e nel caso tu volessi dimagrire devi solo osservare il discorso dell’indice glicemico e cercare di non abbondare con i grassi. Per esempio, il pane in questione lo puoi mangiare una o due volte la settimana e limita l’assunzione di frutta secca. Mio marito ha però mangiato di tutto e di più ed è riuscito a dimagrire lo stesso. Io ho il metabolismo un pò lento per cui io devo stare attenta anche io ai grassi. Diciamo che durante la settimana sono attenta ma qualche sugo più unto 😉 me lo mangio durante il weekend. Se vuoi capire il discorso del dimagrimento e indice glicemico, leggi il libro di Montignac (http://www.macrolibrarsi.it/libri/__dieta_montignac.php?pn=651) oppure quello del Dr. Mozzi (http://www.macrolibrarsi.it/autori/_piero-mozzi.php?pn=651 ). Sono libri che a me hanno dato una gran mano! Fammi sapere come va, un abbraccio!
Interessante… E poi chi l’ha detto che solo il dolce è buono? 🙂
Non vedo l’ora di leggere anche del sale dell’Himalaya, che ho scoperto da poco e che in famiglia ha già conquistato tutti…
Che bello, hai ragione. Neanche io credevo ma il sale marino integrale esalta i sapori e non solo quelli neutrali ma anche quelli dolci. A presto! 🙂