
Muffin Salati alle Verdure Verdi Senza Glutine a Basso Indice Glicemico
Sono convinta più che mai che riprendersi la salute sia un viaggio. Soprattutto per noi, di questa generazione, che ancora non siamo stati educati a prendersi la responsabilità per il benessere del nostro corpo. Mio marito dice a volte di aver sposato un’aliena, per le mie fantasie super ottimistiche del futuro che cambieranno la nostra vita (intendo dell’Umanità) in meglio (chiamala chiaroveggenza o sensibilità della coscienza collettiva o come ti pare ma almeno due cose che hanno modificato la società negli ultimi dieci anni io le sapevo prima). Beh, i miei sono sogni innocui ma credo comunque che in nessuna delle scelte che facciamo possiamo ritenere responsabile qualcun altro. Tanto meno per la nostra salute e benessere in generale. Non dico che non dobbiamo fidarci e affidarci (cosa che a me personalmente spesso risulta molto difficile), dico solo che io vedo il miglioramento delle proprie condizioni di salute come risultato di una collaborazione dove il capo sei – tu.
Ho detto questo perché a ripensare a questi ultimi anni in cui io e Luca ci siamo alimentati in modo progressivamente più giusto per noi, ho sempre più la sensazione di avvicinarmi non solo alla soluzione definitiva (mi permetti di essere ottimista?) ma anche alla logica motivazione del perché di certi cambiamenti. E man mano che questo viaggio di scoperta continua, mi sento sempre più leggera e consapevole e un po’ sbalordita delle cose che non sapevo prima.
Muffin Salati Senza Glutine alle Verdure Verdi è una ricetta Paleo (sostituendo il parmigiano) ed a Basso Indice Glicemico. Sono perfetti per colazione e si preparano e si conservano facilmente persino surgelati.
Dopo anni di rieducazione, anche delle pupille gustative, alla capacità di distinguere una voglia per il cibo che corrisponde ad una genuina richiesta da parte dell’organismo dalla mascherata e spesso indotta voglia di un alimento più potente, posso confermare con certezza che la strada della regolazione della glicemia è stata la scelta giusta. Con un po’ di pretenziosità dico che dovrebbe essere così per tutti, ma forse dovremmo aspettare ancora alcuni anni per arrivare al momento in cui non ci saranno più in commercio alimenti potenzialmente dannosi, per garantire che anche i più pigri possono fare la spesa inconsapevolmente senza rischiare di farsi troppo male.
Un’altra scelta che per noi è stata una conferma convalidata negli anni, è stata quella dei pasti combinati utilizzando sempre una buona fonte di proteine complete (sia di origine animale che vegetale), abbondanti verdure (soprattutto verdure verdi a foglia larga), cereali e pseudocereali senza glutine a basso indice glicemico e grassi buoni. Su questa piccola premessa avrei potuto scrivere un libro (c’è l’idea) intero, anche fresca dei miei nuovi apprendimenti e non solo “test sul campo”, ma ti lascio con la ricetta concreta che ne è la prova.
Di ricette dei muffin salati c’è ne sono molte in rete ma credo che la mia, modestamente, sia la migliore ;-).

Ingredienti
- 700 g bietola, o altra verdura cotta a foglia verde, spinaci, biete e scarola
- 50 g olive taggiasche
- 7 g origano
- q.b. sale marino integrale fino
- q.b. olio extravergine di oliva, opzionale un ciuffetto di basilico fresco
- 50 g mandorle
- 50 g parmigiano stagionato almeno 30 mesi, optional, altrimenti sostituisci con l’equivalente peso di frutta secca oleosa o semi
- 3 uova
*per scoprire dove acquistare gli ingredienti cliccaci sopra
Istruzioni
- Inserisci le verdure lessate e ben scollate nel tuo robot da cucina (se non hai il robot da cucina dovrai strizzare bene e tagliare con la mezzaluna fine fine le verdurine).
- Versa l’olio a filo finché la “pappa di verdure” non diventi scorrevole nel robot azionato e poi aggiungi il parmigiano.
- Attendi che si sia ridotto in pezzettini fini e aggiungi, tenendo ancora in azione il tuo robot da cucina, tutti gli altri ingredienti.
- Assaggia ed eventualmente regola di sale e olio extravergine di oliva al basilico.
- Rivesti le tua teglia da muffin con gli stampini di carta e versa l’impasto fino all’orlo. Decora con un po’ di semi a piacere.
- Cuoci nel forno preriscaldato a 200°C per circa 20 minuti
- Lascia raffreddare e servi (puoi anche congelare e poi mangiare a colazione lasciando che i muffin si riscaldino dolcemente nel forno a 160°C per 15 minuti – tempo della doccia!)
Nutrition
Se ti piacciono i gusti mediterranei come quelli dell’origano, basilico, olive taggiasche e buon olio extravergine di oliva, amerai questa ricetta anche tu. Soprattutto perché è molto facile da fare: io sono solita usare come base di questi muffin salati le verdure verdi appunto, avanzi magari della cena o del pranzo. Le cuocio a vapore o in acqua bollente per non più di 5-7 minuti, senza salare. E poi aggiungo ingredienti che si possono variare, tuttavia le uova sono la parte più importante. In tal modo ho già inserito le proteine e le verdure e, unendo i grassi buoni come quelli delle olive e dell’olio extravergine di oliva, la mattina li posso mangiare insieme ad una fetta di pane a lievitazione naturale, tostato.
Questi muffin verdi sono anche pratici per essere gustati come merenda o pranzo, in tal caso abbinati con una grande insalata di verdure fresche. Se poi dell’impasto ideato per 12 muffin ti dovesse avanzare qualcosa, puoi farci una veloce frittatina.
Come è la tua colazione ideale? Fammelo sapere e dimmi anche se la ricetta ti è piaciuta lasciando un commento in fondo all’articolo.
Ciao Ivy, leggo sempre le tue ricette e mi è interessato molto l’articolo sulla tiroide di haschimoto, Peccato che il libro non ci sia in italiano. ma confido nei tuoi preziosi consigli. un abbraccio
Cara Cristina, sulla Hashimoto se ne parla pochissimo in Italia, sembra che chiunque abbia problemi di tiroide è ipotiroideo. Essere ipotiroidei e avere una tiroidite autoimmune sono due cose completamente diverse. Alcuni medici persino dividino i tipi di cure per la stessa patologia, come trovo giusto. Appena ho più tempo, tornerò a scrivere sul tema. Buona giornata!
Cara Ivy, scusa se vado off-topic rispetto a questi muffin che proverò quando mi arriverà il sacchetto di biete dall’orto, ma come fai ad essere così ottimista riguardo al futuro del nostro cibo? E’ vero che negli ultimi anni è esplosa la mania del cibo “bio” – che peraltro è SEMPRE esistito, son le verdure dall’orto del nonno concimate a letame ecc.- ma con prezzi che la maggior parte delle persone non si può permettere di comprare costantemente (che ridere qui, considerando che una volta il prezzo alto lo facevano allo zucchero e ai panini bianchi, mentre il pane nero era “robaccia” da contadini). Inoltre, e questa è la mia grande preoccupazione, i giganti dell’OGM non risparmiano nessuno: a parte che, sulla loro sicurezza alimentare, sono assai, assai scettica (non ho ancora trovato una spiegazione ufficiale sul perchè le allergie e intolleranze negli USA sono aumentate a dismisura dopo l’introduzione di mais e soia OGM, allergie che ora colpiscono alcuni bambini in maniera così grave da farne rischiare la vita! vedi il burro d’arachidi, consumato una generazione fa come una tipica merenda americana, ora non può più essere servito nelle mense scolastiche, forse perchè, casualmente, la soia OGM gli assomiglia). A parte preoccupazioni sul consumo umano E animale (giacchè anche da noi la soia OGM è parte di moltissimi mangimi), la cosa oggettiva che mi preoccupa è l’incontrollabilità di queste specie mutanti, la loro riproduzione e ripercussione sull’ecosistema che si ritrova con mais mutante “mezzo insetto e un po’ fragola con una punta di sardina” (parafrasando)….questi scienziatelli e industriali stanno giocherellando a fare Dio, s’immischiano in cose molto più grandi di tutti noi per “sfamare il mondo” e momentaneo profitto, rischiando di rovinare una costruzione biologica raffinata in milioni di anni come un bambino togliendo un blocco da una torre di mattoncini potrebbe farla crollare tutta, forse sì forse no, dipende dal blocco…gdhdsgbhxbisgcshcbhxgch. Forse chiederanno scusa. E scusami se qui ho divagato, ma se ne parlo con i miei familiari mi danno dell’allarmista o fissata: forse, ma questo mi sembra un ottimo argomento su cui fissarsi, se non per noi per i nostri poveri discendenti. Quindi dimmi, come mai sei ottimista? Attaccami un po’ di ottimismo anche a me :D
Tesoro, leggo solo ora che non ti avevo una risposta, come avrei voluto (forse scrivendo dal cellulare la risposta non si è salvata). Io SCELGO di essere ottimista in maniera consapevole e mi destreggio ogni giorno tra il miglior cibo da consumare. Sono molto attenta e curiosa e sento che le cose cambiano, in positivo anche se c’è ancora molto da fare. Quello che viviamo è la scelta della comodità: i consumatori inconsapevoli vogliono tutti che sia facile, economico e non gliene frega niente che questo vuol dire anche falso. C’è un detto espresso da una persona saggia in cui mi identifico: Sono come mangio. Pertanto non chiedermi di essere facile, veloce, economica e falsa. E’ quello che penso da fare. Il cibo che si trova nei supermercati, anche quelli biologici sono un cibo falso. Un prezzo caro per la comodità. Esiste molta cattiveria nei confronti degli animali e delle piante allevati e coltivate in modo convenzionale. Ma quello che si può cambiare, fosse anche una goccia, un acquirente solo è il modo in cui acquisti il cibo. Vai a parlare con chi coltiva la terra, scegli quello che lui o lei coltiva e alleva, ringrazia della fatica e l’impegno e cucina e prepara a casa i piatti. Per essere ottimista, bisogna pensare che anche una tua torta casalinga avrà effetto positivo sulla tua famiglia e sugli amici, ispirando magari anche loro a cambiare il modo di consumare ed acquistare il cibo. Buona giornata! Ivy