Sono Ivy e questa è la mia storia: perchè e come ho imparato la cucina naturale, senza cibi industriali, processati e con indice glicemico basso.
Il cibo può guarire, può migliorare le nostre condizioni di salute?
Mi sono posta questa domanda per la prima volta dopo l’estate del 2011. Mio marito soffre di diabete mellito di tipo 1 che gli è stato diagnosticato quando era appena adolescente, invece io, durante gli anni più intensi dell’università ho scoperto di avere la tiroidite di Hashimoto, un’altra malattia autoimmune. Fino a quel momento la gestione delle nostre patologie era basata su un approccio molto indifferente e spensierato: ad ognuno il proprio medico aveva prescritto un farmaco per tutta la vita (a lui l’insulina sintetica e a me l’ormone sintetico) e finché prendevamo le nostre medicine non ci sarebbero stati dei problemi. La nostra alimentazione era basata sulla classica dieta moderna con cibi industriali, anche surgelati e precotti (doveva essere tutto più veloce possibile) e il biologico era quasi inesistente dalla nostra tavola. Ci concedevamo dolci e merende industriali (gelato in quantità esorbitante), cene fuori e la prima preoccupazione nella scelta del menù era solo quella di accontentare le papille gustative, abituate a sapori finti e forti e a nessuno piaceva l’idea di trascorrere del tempo in cucina dopo giornate lunghe di lavoro fuori casa. Nessuno dei due si era mai posto il problema di individuare la radice dei propri squilibri fisici e tantomeno di indagare sul complesso rapporto dei diversi fattori coinvolti in una malattia autoimmune.
Tutto ciò che riguardava un approccio alternativo alla gestione della salute e del benessere grazie alla combinazione dei poteri di mente, corpo e spirito, paradossalmente, non mi era nuovo. Da quando ero una ragazzina, divoravo libri di alimentazione naturale, cure alternative, meditazione e yoga. Ma fino a quel settembre del 2011 non mi era mai venuto in mente di trasferire le mie letture nella nostra vita quotidiana.
Ho chiesto a Luca: “Di quanto credi possiamo diminuire l’assunzione di insulina e migliorare la tua salute? Dimmi una cifra che per te sia credibile.” Lui: “Dalle 75 unità che prendo ora penso, possiamo toglierne 10 in due mesi”. Detto fatto. Poco sapevamo che quel risultato sarebbe stato solo l’inizio di un lungo viaggio.
Luca ed io subito prima dell’estate del 2011: a cena fuori e prima della nostra “nuova” dieta
I cambiamenti sono iniziati da subito; con grande entusiasmo abbiamo adottato un’alimentazione al 100% biologica e naturale. Mi ricordo che al mare, durante una lettura al cellulare, scoprii il sito di Montignac e mi affascinò il concetto dell’indice glicemico, mai sentito nominare fino a quel momento. In pochissimo tempo ho “divorato” tutti i suoi libri, poi ho iniziato a leggere in inglese su vari siti e libri, sia di medicina alternativa che di quella tradizionale, ed ho capito velocemente che dovevo reinventare da capo una cucina con soli alimenti “permessi”: tutti ingredienti a basso indice glicemico, ma allo stesso tempo naturali, nutrienti e salutari. Alimenti “puliti”. Di lì a poco, abbiamo eliminato tutti gli alimenti processati, industriali (anche se di produzione biologica) e soprattutto abbiamo salutato per sempre lo zucchero bianco e le farine raffinate dalla nostra tavola. Fino a quel momento non c’eravamo mai resi conto di quanto lo zucchero bianco fosse presente quasi ovunque, in quasi ogni alimento industriale!
Hurrà, ed ecco la scoperta dell’acqua calda: ho imparato come leggere le etichette. Non c’era più nulla che acquistassi se conteneva alimenti dannosi e artificiali, pur in minime quantità. Dopo anni di vita stressante e viaggi in cui mangiavo ciò che mi capitava a portata di mano, ho fatto tabula rasa: ed ho inserito tanti ingredienti freschissimi, integrali, vivi, di produzione locale e stagionale con cui creare da capo le ricette che dovevano non solo essere sane, con indice glicemico basso, piene di fibre ed equilibrate dal punto di vista nutrizionale, ma dovevano essere anche belle da vedere e golose. Il fattore emotivo non poteva mancare nei miei piatti: il piatto finale doveva coccolarmi, e rientrare nella lista delle mie ricette approvate. Dovevamo avere un rapporto con il cibo basato sul totale abbandono: tutto ciò che mettevo in tavola, doveva essere adatto per due golosi come noi – senza farci penare e pensare.
Luca ed io nell’estate del 2012
Nei quattro mesi successivi, mio marito si è liberato di tutti i chili di troppo che aveva ed è riuscito a ridurre l’assunzione di insulina ad una media di 40-45 unità giornaliere (che equivale a circa 40-50% in meno di quanto aveva fatto per oltre venti anni). La sua ultima vittoria sono state 20-25 unità al giorno, che anche oggi variano in base all’attività fisica e al livello di stress quotidiano. La cosa più importante, non era tanto diminuire l’insulina quanto rendere il suo livello di zuccheri di sangue “stabile” ed evitare ipoglicemie e iperglicemie, e allo stesso tempo, rafforzare il suo organismo e sistema immunitario (il diabete è una malattia autoimmune) rendendolo più forte e resistente. Mio marito oggi conduce una vita piena, corre, fa il lavoro che gli piace e soprattutto non si priva di niente, a patto che il cibo sia stato preparato da me.
Io invece, in un anno e mezzo io sono passata dall’assunzione dell’eutirox di 75 a quello di 50 e il mio umore è diventato più stabile, il mio peso ha iniziato a calare, ho finalmente scoperto la sensazione di sentirmi riposata al risveglio. Ero finalmente libera e piena di vita!
E questi sono solo i risultati certi finora. I miglioramenti ci sono ogni giorno e il nostro viaggio non è finito. Ogni giorno scopro nuove informazioni sulla proprietà degli alimenti, nuove combinazioni nutrizionali e nuovi approcci attingendo da diverse risorse di medicina olistica, alimentazione naturale e benessere psicofisico che cerco di integrare nel nostro modo di credere e vivere la vita. E faccio tutto questo con immensa passione, fortemente motivata ogni giorno.
Il mio approccio all’alimentazione naturale non è nato per gioco, ma per necessità: la necessità di realizzare ricette che potessero aiutare mio marito e me a vivere il nostro rapporto con il cibo e il quotidiano con serenità e abbandono nonostante le nostre serie patologie. Tutto questo lo volevo senza mai rinunciare al gusto, ai valori nutrizionali, all’aspetto gradevole e alla gioia che il cibo ci regala. Fino ad oggi, questa è l’unica cosa alla quale non ho mai rinunciato: mangiare e creare ricette con i migliori ingredienti naturali e biologici con indice glicemico basso, gustose, golose e belle da vedere: ricette che nutrono sia il corpo sia lo spirito.
Luca ed io, al mare, nel mese di febbraio 2014
Non credo che tutti debbano essere carnivori, oppure crudisti o vegetariani. Ogni persona è un organismo unico e irripetibile e ci sono innumerevoli fattori che influenzano le esigenze metaboliche e le preferenze di gusto di ciascuno. Quindi, scegliere la dieta crudista o quella paleo deve essere una scelta dettata dalle proprie sensazioni e non da una convinzione mentale. Ma di un’altra cosa sono certa: lo zucchero bianco raffinato, il cibo industriale (McDonalds insegna) e le farine bianche raffinate non fanno bene a nessuno, c’è solo chi le tollera di più e chi meno, ma nessuno ne trae beneficio a lungo termine.
Ho creato il blog di Dolce Senza Zucchero con l’intento di ispirare altre persone a credere che un’alimentazione naturale e biologica sia il primo passo per migliorare la qualità della vita, e che gestire con serenità e portare una malattia autoimmune ad uno stato di equilibrio sia possibile. Il mio rapporto con la cucina naturale sarà per sempre basato sulla sperimentazione personale di nuove scoperte scientifiche, ricette innovative e golose e il parallelo monitoraggio del nostro stato di salute. Io la chiamerei una nutrizione olistica: l’armoniosa unione di fattori emotivi, fisici e nutrizionali.
Benvenuti nella mia cucina!
Non sai da dove iniziare?
Iscriviti alla Newsletter Gratuita (per ricevere risorse gratuite, tabelle alimentari, sconti e suggerimenti eco-bio).
Vuoi metterti in contatto con me?
Inoltre, se ti piacerebbe un dialogo più intenso sulle recenti scoperte in tema di alimentazione naturale e curarsi con il cibo, per ricevere i pdf in omaggio delle tabelle alimentari (che io uso quotidianamente), notizie sugli eventi, estratti dei libri che leggo e altro, iscriviti alla mia newsletter gratuita. Se vorrai scrivermi la mia mail è ricette@dolcesenzazucchero.com
A presto!