
Cheesecake Senza Cottura e Senza Latticini con Mirtilli
Ora la posso depennare definitivamente dalla lista: sono finalmente riuscita a realizzare una cheesecake senza cottura e senza latticini che abbia un gusto incredibilmente seducente e che non abbia bisogno di essere congelata per stare in piedi. Oltre alla mia prima versione della cheesecake al limone (anch’essa senza latticini e senza cottura) leggera e ideale per l’estate, ero ferma al punto uno. Ero riuscita a creare una cheesecake senza formaggio ma dovevo necessariamente o congelare l’impasto prima di servirlo oppure aggiungere agar agar rendendolo più simile ad un budino. Non c’è niente di male in tutti e due questi procedimenti, ma, come ti dicevo, mi ero fissata con l’idea di andare oltre, solo che non sapevo come.
La rete è piena di ricette per cheesecake senza cottura, cheesecake paleo e cheesecake senza latticini, tuttavia, sembra che appena uno o due foodblogger provino una nuova versione, tutti partano per seguire le stesse orme. Ed anche nella vita è così: ci sono persone più inclini a fare i pionieri o gli apripista e altre adatte per un comodo viaggio sulle strade battute. Io? Decisamente appartengo alla prima categoria, per un innato sospetto verso tutto ciò che è noto, collaudato, per il “si fa così” e “si è sempre fatto così”, in particolare se non ottengo i risultati desiderati con vecchi metodi. In questo caso, il tema della cheesecake senza lattosio è stato un problema fino al momento in cui non ho avuto un’illuminazione.

Ingredienti
Per base:
- 150 g mandorle
- 60 g sciroppo di Yacon
- q.b. sale marino integrale fino
- ½ cucchiaino estratto di vaniglia
- 25 g ghee, *per variante vegana usa l'olio vergine di cocco
Per ripieno:
- 300 g mandorle, lasciate in ammollo la sera precedente
- q.b. stevia in polvere
- 180 ml latte di cocco, solo parte grassa
- 30 g olio vergine di cocco
- ½ estratto di vaniglia
Per copertura:
- 7 g agar agar
- 100 g mirtilli, surgelati
- stevia in polvere
Istruzioni
- Tosta 150g di mandorle. Unisci il sale e la vaniglia. Aggiungi lo sciroppo di yacon e il ghee a temperatura ambiente. Crea un composto unito e morbido.
- Ricopri il fondo di una tortiera con la cerniera (diametro 18cm) con la pellicola trasparente. Inserisci il composto per la base, schiaccia bene e livella poi metti nel frigorifero.
- Elimina la pellicina marrone dalle mandorle e tritale con l’aiuto di un robot da cucina. Aggiungi la stevia in polvere, la vaniglia, l’olio extravergine di cocco e la parte grassa del latte di cocco. Amalgama e riempi con questa crema la tortiera, versandola sopra la base. Rimetti nel frigorifero.
- Prepara una salsa di mirtilli (surgelati) riscaldando a fuoco lento la frutta finché non si addensa. Regola di stevia in polvere e aggiungi l’agar agar. Attendi che il composto si raffreddi un pochino e versa sopra la cheesecake. Lascia nel frigorifero per almeno 3h e poi servi.
Nutrition
Una decina di giorni fa Luca ed io siamo stati ad Amsterdam. Avevo un sacco di voglia di visitare questa città, attratta non solo dal suo incredibile modo liberale (ho sempre creduto che un problema non sparirà semplicemente facendo finta che non ci sia – vedi l’approccio ammirevole degli Olandesi verso le droge ricreative, le unioni civili e la prostituzione) di vedere le cose, ma anche dallo spirito di curiosità, dal rispetto per la natura e dal design lineare e, allo stesso tempo, che sa di pulito e comodo, che la caratterizzano. Mi sono incantata, un pomeriggio, seduta accanto ad una grande finestra in un ristorante di un palazzo storico che da sui canali, a guardare il traffico delle biciclette e ho pensato che un posto del genere deve essere incredibilmente stimolate per la creatività.
Cheesecake senza cottura e senza latticini è una ricetta senza zucchero a basso indice glicemico, vegana* e senza colla di pesce o gelatina
Oltre a camminare e perdersi per le strade (per riscoprire – vedi? legge d’attrazione, mercatini dei prodotti biologici!) ho organizzato la nostra gita di quattro giorni in modo da non perdere il meglio del cibo biologico. Mi sono innamorata di un posto in particolare: Sugarless (tradotto dall’inglese: Senza Zucchero), un luogo dove gustare per colazione, brunch o pranzo, cibo biologico e di stagione, ma soprattutto privo di zuccheri raffinati. Dopo la zuppa e i crackers paleo (che felicità!), abbiamo gustato un burger di carne locale e verdure gustose di stagione e, per finire, la cheesecake senza zucchero e senza latticini. La mia era a base di mandorle e quella di Luca a base di anacardi. Non avrei mai creduto che il gusto potesse essere così buono! Non era congelata, non c’erano additivi né gelatine. Solo la combinazione straordinaria di frutta secca oleosa in maniera armonica.
E no, non ho chiesto la ricetta. Ma ho capito l’enorme valore delle mandorle ancora tutto da esplorare. Così, in questa versione della cheesecake senza formaggio e senza cottura, ho combinato le mandorle integrali tostate per la base e le mandorle ammollate e spellate per la crema. Il fatto di utilizzare le mandorle in questi due modi ha anche un profondo impatto sulla digeribilità di questa mia amata frutta secca oleosa. Tostandole, le mandorle sviluppano un gusto più simile al biscotto e, con il calore, vengono rese più digeribili (io tosto le mandorle a 160°c, forno statico per circa 15 minuti).
Ancora di più se lasciate in ammollo (per una notte basta), le mandorle hanno la possibilità di “attivarsi” ovvero i fitati vengono neutralizzati facendo credere, grazie all’acqua, ai nostri semi (mandorle, appunto) che non ci sia più bisogno di proteggersi e che sono giunte le condizioni ideali per germogliare. Questi enzimi, nelle mandorle ammollate, diventano amici dell’intestino ed il gusto cambia completamente: è fresco, leggero e croccante con un sottile retrogusto di erba fresca. Per andare oltre, ho spellato a mano, una ad una, tutte le mandorle: un lavoro di circa un’ora e mezza ma, credimi, né e valsa la pena. Se vuoi un piccolo suggerimento: fai questa operazione mentre guardi uno di quei film romantici a lieto fine che ti riempiono di positività.
Luca mi ha confessato (cosa che ti confermo anche io) che le mandorle ammollate e spellate le digerisce in un attimo e che la sensazione, rispetto alle classiche mandorle crude e integrali, è notevole.
L’indice glicemico di questa torta è bassissimo: è adatta a tutti e in particolare ai diabetici. La puoi servire a colazione o per merenda, persino dopo cena. Infine, se vai di fretta, è quasi una sostituzione del pasto vero e proprio essendo ricca di proteine, fibre, e grassi buoni.
Chiedo scusa, io non ho idea di cosa sia lo sciroppo di yocon e soprattutto dove si possa trovare.
Può essere sostituito dallo xilitolo? In che misura?
Grazie,
Andrea
Buonasera, francamente non capisco il senso di intitolare la ricetta come “Cheesecake Senza Cottura E Senza Latticini” quando poi, nella ricetta, è indicato di usare il ghee (burro chiarificato).
scusa Ivy, ti seguo da molto tempo e ti ammiro ma tu ti rendi conto che non è proprio per tutte le tasche questa ricetta? e soprattutto non sono ingredienti che la casalinga media trova al supermercato… provare a ragionare da comune mortale e fare ugualmente ricette a basso carico glicemico farebbe la differenza tra il tuo sito e quello di altre centinaia in giro per la rete! scusa la franchezza… ma non se può più di tutti questi programmi di affiliazione! La gente comune non ha più soldi!
Concordo pienamente con quello che scrivi, belle ricette ma esageratamente complicate e costose ! Fortuna che in giro ci sono delle belle alternative
Ciao Ivy,
ti seguo già da un anno e ho entrambi i tuoi libri: hanno completamente stravolto le nostre abitudini alimentari familiari, specialmente l’ultimo libro,
Vorrei sapere è possibile sostituire in questa ricetta la parte grassa del latte di cocco: ho notato , provando altre ricette , che il latte di cocco mi appesantisce e rallenta la digestione essendo stata operata alla coleciste. Io avrei pensato al latte di mandorle. Cosa ne pensi?
Ti ringrazio in anticipo per la tua dedizione e disponibilità.
Buona giornata .
Giusi
Non ho mai provato, perchè il vantaggio del latte di cocco è il quantitativo di massa grassa, potresti comunque provare magari aggiustando con l’olio di cocco. Fammi sapere!
Ciao Ivy,
Complimenti, le tue ricette sono davvero interessanti! Ho passato tutto il tempo a domandarmi: “ma come cavolo può stare in piedi questa cheesecake senza cottura e senza latticini????” Ora la voglio assolutamente provare!
Siccome io ho solamente un frullarore a immersione, e non vorrei “strizzare fuori” l’olio delle mandorle, stavo pensando, Ma se io nel bicchierone metto prima tutti gli ingredienti (latte di cocco, stevia, olio, ecc.) poi ci metto sopra le mio mandorle pelate e avvio il frullatore a immersione? In fondo è come fare il latte di mandorle…. Che ne dici? Me lo sconsigli?
Tra l’altro il tutto verrebbe emulsionato e quindi potrebbe venire super soffice
mmm potrebbe essere un’idea! Non ho mai provato! Fammi sapere come viene! :)
Cosa vuol dire “parte grassa” del latte di cocco?
Una lattina di cocco (che contiene il “latte” di cocco) se lasciata in frigorifero, una volta aperta si presenta così: la parte grassa del latte verrà solidificata sulla superficie mentre l’acqua sarà sul fondo. In pratica, il grasso e l’acqua si dividono ;-)
Ciao Ivy, intanto ti faccio i miei migliori complimenti perché sei fantastica. Ammetto di aver comprato il tuo libro in ritardo perché seguo la paleo e non sapevo se tutte le ricette contenute, potessero andar bene per me. Mentre mi trovavo casualmente alla Rinascente di Milano la copertina del tuo libro (che conoscevo molto bene seguendoti da tanto tempo) mi ha subito richiamata. Sfogliarlo mi ha confermato la tua precisione, inventiva e professionalità (oltre che una miriade di ricette paleo).
Un mio amico vegano ed io vorremmo provare questa ricetta e volevo chiederti se per sostituire lo sciroppo di Yacon bisogna utilizzare la stessa quantità di miele di acacia.
Ancora tantissimi complimenti e grazie per la tua esperienza messa al nostro servizio. Un abbraccio. Paola.
Cara Paola, che carina! Grazie del commento e d’aver comprato il libro, sono anche felice che ti sei trovata con molte ricette della paleo. Lo sciroppo di yacon dolcifica meno del miele d’acacia, Ti direi di provare con 40g e poi assaggiare, eventualmente aggiungendo dell’atro miele. Se il tuo amico vegano non vuole usare il miele, prova con lo sciroppo di mele. Buona giornata!
Ecco, giusto. Non credo lui possa usare il miele: non ci ho davvero pensato! corro a comprare lo sciroppo di yacon, eventualmente :D Sono sempre pronta a sperimentare nuovi ingredienti…Grazie ancora e a presto
;-) fammi sapere poi come viene!
Ciao Ivy. Complimenti. Bellissimo sito, ho già acquistato il corso di cucina naturale e sto cominciando piano piano a seguire le tue indizioni.
Vorrei provare a fare questa Cheesecake ma non ho lo sciroppo di yacon.
posso sostituirlo con lo zucchero di cocco secondo te? cambia di molto l’impatto glicemico?
grazie mille
Ciao Chiara! Benvenuta :-)
Sì, puoi sostituire lo sciroppo di yacon, puoi usare poco di zucchero di cocco (c’è la differenza nell’indice glicemico e nel contenuto di saccarosio – quest’ultimo ne ha). Se ti sta a cuore il basso indice glicemico usa solo un pizzico di stevia.
ciao Ivy. Ho letto la tu ultima NL e capisco benissimo la tua indignazione. Alla fine tutto si riduce al solo interesse economico, ma che non ci sia un reale interesse a curare le persone, quanto invece quello di ottenere guadagni sempre maggiori, questo ormai è palese, anche per quanto riguarda la medicina allopatica: i malati sono un business, i sani non portano soldi! Io continuerei per la mia strada, anzi la Tua! vale a dire, continua a fare quello in cui credi, rispettando i tuoi valori; secondo me le persone come te sono delle piccole gocce, ma è importante che ci siano, alla fine ne attirano altre e così pian piano le cose cambiano. Certo contro i colossi economici la lotta è dura e lunga, ma non bisogna piegarsi.
Ho letto le tue tabelle sull’IG e sul CG e ho una domanda: dici che lo zucchero di cocco non è lo zucchero di palma da cocco (io ho quest’ultimo, quello di cocco non riesco a trovarlo) che IG e che CG ha? c’è così tanta differenza tra i due? Ti ringrazio e ti auguro buon lavoro!!
Ciao Valeria e grazie per la tua mail! Scusa se ti rispondo in ritardo, sto cercando di seguire almeno una logica temporale nel rispondere a tutti. Sì, ormai sono serena e seguirò certamente il nostro percorso naturale, senza forzature. E credimi che chi avrà bisogno di informazioni che condivido in prima persona saranno atratti da loro. E’ giusto così.
per lo zucchero di cocco (fiori di cocco, fiori di palma di cocco) sono la stessa cosa. Lo zucchero di palma è un’altra cosa.
Un abbraccio!
Ciao è bellissima,
Volevo sapere se la polvere di yacon in questo caso va bene lo stesso
Ho letto il tuo articolo è coincidenza volevo fare anch’io qualche giorno ad Amsterdam penso un week se riesco anche con il mio bimbo piccolo posso chiederti un paio di indicazioni cosa visitare o in alternativa dove posso reperire maggiori informazioni
Ti ringrazio
Katia
Ciao Katia! Non sapevo che esistesse il polvere dello sciroppo di yacon, ma penso proprio di sì, magari aggiunto all’acqua. Sì, Amsterdam è molto amica dei bimbi e mamme, a giudicare da quello che ho visto. Sì, chiedimi pure :-)
Ciao Ivy, complimenti sembra bellissima e facile da realizzare!! una domanda : ma x la base tosti le mandorle e poi le triti?
Grazie per lo splendido lavoro che fai!!
Elisa
Sì, Elisa, scusa non l’avevo scritto nella ricetta – ora sistemo :-)
Grazie per aver condiviso questa ricetta stupenda! Lo sciroppo di yacon, non avendolo in casa, posso sostituirlo con lo stesso quantitativo di miele o di sciroppo di agave?
Miele è meglio certamente, magari d’acacia! Un abbraccio